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ChiantiBanca informa i propri Soci e Clienti che dal 1° gennaio 2016 entrerà in vigore la nuova normativa europea denominata BAIL-IN, emanata per evitare che i costi relativi al salvataggio delle banche in crisi ricadano sui contribuenti.
Questo nuovo strumento normativo permette a Banca d’Italia di intervenire in caso di dissesto di un istituto bancario, garantendone la continuità operativa, al fine di salvaguardare l’interesse della collettività e indirettamente dell’intero sistema economico.
In caso di crisi di un istituto, il “BAIL-IN” stabilisce che chi ha scelto forme di investimento più rischiose sostenga le perdite prima degli altri; sono infatti chiamati a intervenire, nell’ordine, gli azionisti, i possessori di obbligazioni “subordinate”, gli obbligazionisti “ordinari” e per ultimi i depositanti, per i quali sono comunque garantite le somme fino a 100.000 euro.
ChiantiBanca, in tutta la sua storia, non ha mai emesso obbligazioni subordinate e non ha quindi esposto i risparmiatori al grado di rischio elevato che queste comportano.
Inoltre, i Soci e Clienti di ChiantiBanca possono contare sulla solidità del proprio istituto, che vanta un CET1 ratio del 14,8%, ben più elevato rispetto all’11,8% registrato dal sistema bancario nazionale (dati al 31 dicembre 2014).
Questo indice rappresenta la quantità di capitale che consente di assorbire le perdite senza dover intaccare gli interessi dei depositanti; determina quindi la capacità di operare in condizioni di solvibilità. Più elevato è il CET 1 ratio, più solida è la banca.
L’indice è dato dal capitale sociale, dalle riserve indisponibili di bilancio e dagli utili non distribuiti agli azionisti e accumulati nel corso della vita della banca. L’autorità bancaria europea (EBA) considera il 10,5% come valore minimo.