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DOMENICA 16 DICEMBRE i soci di ChiantiBanca saranno chiamati ad approvare – in seduta straordinaria – le modifiche statutarie e il contratto di coesione che porteranno all’adesione il Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea, a cui aderiranno oltre 140 banche di credito cooperativo, andando a formare la prima banca locale d’Italia, il quarto Gruppo Bancario Nazionale per totale attivi e il terzo per numero di filiali.
Queste le caratteristiche del nuovo Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea:
- 142 bcc aderenti
- 1.738 comuni di insediamento
- 2.647 filiali
- 93,3 miliardi impieghi lordi
- 147,8 miliardi totale attivo
- 102,4 miliardi raccolta diretta
- 11,5 miliardi patrimonio netto
- 750mila soci
- 4,2 milioni clienti
La riforma del sistema credito cooperativo stabilisce che ogni banca di credito cooperativo dovrà aderire a un Gruppo Bancario Cooperativo (oltre a Iccrea, ci sarà quello nazionale di Cassa Centrale Banca – cui aderiranno un centinaio di bcc - e quello locale di Raiffeisen Bank, rappresentativa delle rurali dell’Alto Adige).
Le singole banche rimarranno titolari dei propri patrimoni e manterranno gradi di autonomia gestionale in funzione del livello di rischiosità, nell’ambito degli indirizzi strategici e degli accordi operativi concordati con la capogruppo del Gruppo Bancario Cooperativo, della quale peraltro manterranno il controllo societario detenendone la maggioranza del capitale.
La capogruppo svolgerà, quindi, un’azione di direzione e controllo in attuazione di una funzione generale di servizio, con due obiettivi: sostenere la capacità di servizio nei confronti di soci e clienti, la funzione di sviluppo dei territori e la capacità di generare reddito della bcc; garantire stabilità, liquidità e conformità alle nuove regole dell’Unione Bancaria.
La riforma del credito cooperativo, avviata nel 2016 e modificata in parte nel corso del 2018, è il risultato di un confronto fra Governo e Organi di Vigilanza, caratterizzandosi in modo coerente con i tratti distintivi del sistema, tra cui quello della mutualità bancaria.
Gli obiettivi della riforma sono:
- il miglioramento della governance complessiva del “sistema bcc”;
- l’allocazione più efficiente delle risorse patrimoniali già presenti all’interno del sistema;
- l’apertura a capitali esterni;
- la valorizzazione della dimensione territoriale e dell’autonomia delle singole bcc;
- la semplificazione delle filiere, eliminazione delle ridondanze, accrescimento dell’efficienza;
- la garanzia dell’unità del sistema