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autore: Mirco Romoli
Direttore Generale ChiantiBanca
UN SEMESTRE COSI' ce lo ricorderemo a lungo, tralasciando il clima di incertezza che ci porteremo dietro chissà quanto.
L’economia italiana - e più in generale quella mondiale - ha subìto una contrazione senza precedenti. A cascata ne è stata influenzata trasversalmente la quasi totalità dei settori, in particolare commercio al dettaglio, servizi di trasporto e turismo, caratteristici del tessuto economico con cui ChiantiBanca si confronta regolarmente. A questo, vanno aggiunte le logiche e diffuse difficoltà delle piccole e medie imprese, degli artigiani fino ad arrivare alle famiglie, segmenti di clientela tradizionalmente serviti dalle banche di credito cooperativo.
Vien da sé che i numeri del primo semestre dell’anno in corso siano stati fortemente condizionati dalle conseguenze della pandemia e dalle stringenti misure restrittive a cui tutti ci siamo dovuti adeguare, anche la nostra Banca per tutelare la salute di soci, clienti e dipendenti.
In piena sintonia con le indicazioni della Capogruppo, e in considerazione del contesto generale in cui ci troviamo a operare, abbiamo “irrobustito” gli accantonamenti previsionali, sia per il segmento dei crediti non performing che per i crediti in bonis: le rettifiche di valore su crediti ammontano a 11,3 milioni, di cui circa 4,8 prudenzialmente accantonati a fronte delle previsioni sul ciclo economico.
Al contempo è proseguita l’attività di rafforzamento patrimoniale, con la risalita dei principali indicatori: Cet1 ratio cresciuto all’11,8% (dall’11,61% di fine 2019), Total Capital Ratio al 14,51% (dal 13,69%), fondi propri totali pari a 249 milioni.
L’utile al 30 giugno è stato di 1,044 milioni, a conferma del mantenimento della redditività e continuando ad assistere i territori con i principi che da sempre accompagnano la nostra quotidianità. La risposta arrivata da soci e clienti è stata il riconoscimento più significativo: sono incrementati il numero dei soci (+225), dei clienti (+239) e la raccolta diretta (+2,73%) a testimonianza della fiducia che sempre più viene riposta nella nostra Banca.
Importante, infine, portare conoscenza dei soci come la Banca abbia sostenuto i territori, con la ferma volontà di restare il punto di riferimento di famiglie e imprese. Dalla pubblicazione del Decreto Liquidita, e fino al 30 settembre, ecco i numeri che sintetizzano il nostro intervento a favore delle comunità:
- deliberati 115 milioni di affidamenti (di cui oltre 60 milioni erogati entro la soglia dei 30.000 euro) e in corso di finalizzazione ulteriori 550 domande;
- approvate circa 11.000 richieste di moratoria per un controvalore di oltre 1 miliardo.
Mirco Romoli, 45 anni, è Direttore Generale di ChiantiBanca dal 1° febbraio 2020. Arriva da Iccrea Banca, dove ha contribuito alla costituzione e all'avvio operativo della capogruppo del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea. In precedenza è stato responsabile della funzione Internal Audit della Federazione Toscana Banche di credito cooperativo.